Dani e Paolo sulle Odle

Paolo mi ha appena detto che vuole andarci anche lui (sul M.Rosa)....addio weekend a Sottomarina!!L'allenamento inizia sabato, trekking sulle Odle, posteremo i nostri racconti di viaggio!

6 commenti:

  1. Dario08:44

    Ah... Le Odle...........

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  2. Il vicepresidente09:40

    Io purtroppo non potrò esserci per impegni di lavoro, ma consiglio a chi può di aderire! Posti meravigliosi e non troppo affollati !

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  3. Dani e Paolo14:40

    Eccoci dunque al resoconto.
    Premessa doverosa: l'entusiasmo per la vacanza appena conclusa è alle stelle....

    SABATO 24/07
    Partiti alle ore 6.30 da Marola, in tenuta prettamente estiva, imbocchiamo la Val Gardena e il termometro inizia a scendere vertiginosamente. A Selva siamo avvolti dalla coltre di nuvole, dobbiamo indossare felpa e calzettoni per scendere dall'auto! Decidiamo di aspettare qualche ora per partire, e la scelta si rivela azzeccata: alle 14 il sole inizia a fare capolino, lasciamo l'auto in un parcheggio e iniziamo a salire verso il rifugio Firenze.
    La passeggiata è dolce e piacevole, il rifugio è sopra a una bellissima vallata che domina la Valgardena. Dopo una cena decisamente gustosa e abbondante (il socio Cecchin apprezzerebbe di certo!!) ammiriamo il tramonto sull'Alpe di Siusi di fronte a noi.

    DOMENICA 25/07
    Il sole splende, la colazione ci sorprende: noi ci ricordavamo i rifugi dove offrivano caffelatte e qualche biscotto...roba d'altri tempi! Cabaret di muesli, yogurt, burro, miele, marmellate, caffé, latte, té, succhi di frutta...questo è una SPA, non un rifugio di montagna!! In ogni caso la luculliana colazione ci mette di ottimo umore, e affrontiamo la prima salita ai piedi del Sass Rigais. Da qui il paesaggio è incantevole: le malghe punteggiano i pascoli ampi e verdissimi verso la seggiovia Seceda. Svoltiamo alla forcella Pana e scendiamo verso la Val di Funes. Da qui le Odle dominano imponenti, la valle è verdissima, le rocce sono variopinte (ci ricordano, ma che strano, i colori visti nella Valle della Morte, negli USA, viola, verde, giallo...). Il rifugio Genova ci riserva una cameretta con tanto di lenzuola e piumini....noi che cercavamo la vacanza selvaggia, siamo finiti nella zona dei "rifugi- wellness"!! Stasera il programma prevede tramonto sulle Odle, illuminate di rosso dal sole che ci saluta dal fondo della Val di Funes.

    ....continua...

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  4. Dani e Paolo14:41

    .....seguito....

    LUNEDI'26/07
    Sole pieno anche oggi: lasciamo gli zaini al rifugio, portiamo soltanto l'imbrago e saliamo sulla vetta del Sass de Putia per un ripido sentiero a zig zag che termina con una breve (e facile) ferrata. Le nuvole iniziano a condensarsi, ma fortunatamente sono molto alte, per cui il panorama sulla Val Badia e sulle vette è a 360°: dalle cime di confine sopra la Valle Aurina, alle vedrette di Ries, al Sasso Croce, Conturines, Tofane, Cristallo, Averau, Nuvolau, Antelao, Civetta, Pelmo....si vede tutto, addirittura i Lagorai, incredibile!! Dopo uno scambio di battute con il fringuello, battezzato Poldo, vista la voracità, che ci ha accompagnato finora, riscendiamo al rifugio, merenda doverosa, e via verso il Parco Naturale del Puez. La forcella de Furcia ci fa sudare (il sentiero è in ripida salita su un "giaron"), e si apre su una valle lunare. Risaliamo, attraverso un'altra breve ferrata, sulla forcella Nivea, e dobbiamo fermarci a bocca aperta per lo stupore: la vista è spettacolare, sembra di poter toccare il Gruppo del Sella con un dito! Ci fermiamo un bel po' a scattare foto da ogni angolazione. Le nuvole sono sempre molto alte in cielo, e danno un certo senso di profondità a tutto il panorama. La discesa verso il rifugio Puez è decisamente piacevole, in mezzo a prati su cui brucano pecore, e da cui sbucano marmotte particolarmente temerarie!

    MARTEDI' 27
    Se finora i rifugi sono stati di classe deluxe, al Puez finiamo in "piccionaia": i panorami di ieri ci hanno rapito a tal punto che siamo arrivati in ritardo al Puez, e i nostri letti sono stati ceduti ad altri. Il gestore ci ha sistemato nel vecchio rifugio, nel sottotetto (diciamo "in soasa" che rende di più...), e ci svegliamo alla mattina per il gran freddo, malgrado le 3 coperte di lana! Tra l'altro c'è una gran nebbia e pioviggina pure...Partiamo ben bardati da pioggia, saltiamo la tappa a Cima Puez, prevista per stamattina, e scendiamo per la Val del Chedul verso la Vallunga e Selva. Il sole è spuntato di nuovo, ci asciughiamo un po', e ci dirigiamo verso la civiltà....dopo 4 giorni in un'altra dimensione ci sembra tutto un po' estraneo e banale in confronto alle meraviglie che ci siamo goduti nei giorni precedenti.

    Per fortuna abbiamo altri 5 giorni da trascorrere sull'Alpe di Siusi....rendicontiamo anche su quelli??
    :-)
    I Camosci entusiasti e appagati, Dani e Paolo
    W la montagna!!!

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  5. Dani e Paolo14:42

    LUNEDI'26/07
    Sole pieno anche oggi: lasciamo gli zaini al rifugio, portiamo soltanto l'imbrago e saliamo sulla vetta del Sass de Putia per un ripido sentiero a zig zag che termina con una breve (e facile) ferrata. Le nuvole iniziano a condensarsi, ma fortunatamente sono molto alte, per cui il panorama sulla Val Badia e sulle vette è a 360°: dalle cime di confine sopra la Valle Aurina, alle vedrette di Ries, al Sasso Croce, Conturines, Tofane, Cristallo, Averau, Nuvolau, Antelao, Civetta, Pelmo....si vede tutto, addirittura i Lagorai, incredibile!! Dopo uno scambio di battute con il fringuello, battezzato Poldo, vista la voracità, che ci ha accompagnato finora, riscendiamo al rifugio, merenda doverosa, e via verso il Parco Naturale del Puez. La forcella de Furcia ci fa sudare (il sentiero è in ripida salita su un "giaron"), e si apre su una valle lunare. Risaliamo, attraverso un'altra breve ferrata, sulla forcella Nivea, e dobbiamo fermarci a bocca aperta per lo stupore: la vista è spettacolare, sembra di poter toccare il Gruppo del Sella con un dito! Ci fermiamo un bel po' a scattare foto da ogni angolazione. Le nuvole sono sempre molto alte in cielo, e danno un certo senso di profondità a tutto il panorama. La discesa verso il rifugio Puez è decisamente piacevole, in mezzo a prati su cui brucano pecore, e da cui sbucano marmotte particolarmente temerarie!

    MARTEDI' 27
    Se finora i rifugi sono stati di classe deluxe, al Puez finiamo in "piccionaia": i panorami di ieri ci hanno rapito a tal punto che siamo arrivati in ritardo al Puez, e i nostri letti sono stati ceduti ad altri. Il gestore ci ha sistemato nel vecchio rifugio, nel sottotetto (diciamo "in soasa" che rende di più...), e ci svegliamo alla mattina per il gran freddo, malgrado le 3 coperte di lana! Tra l'altro c'è una gran nebbia e pioviggina pure...Partiamo ben bardati da pioggia, saltiamo la tappa a Cima Puez, prevista per stamattina, e scendiamo per la Val del Chedul verso la Vallunga e Selva. Il sole è spuntato di nuovo, ci asciughiamo un po', e ci dirigiamo verso la civiltà....dopo 4 giorni in un'altra dimensione ci sembra tutto un po' estraneo e banale in confronto alle meraviglie che ci siamo goduti nei giorni precedenti.

    Per fortuna abbiamo altri 5 giorni da trascorrere sull'Alpe di Siusi....rendicontiamo anche su quelli??
    :-)
    I Camosci entusiasti e appagati, Dani e Paolo
    W la montagna!!!

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  6. Presidente15:50

    Bello, bello, bello!!!

    Le Odle.... Sono nel mio cuore.

    Grazie Dani e Paolo

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