E' chiaro che un certo modo di andare in montagna comporta qualche rischio...
E' chiaro che questo anno la montagna ha fatto notizia...
E' chiaro che come sempre (o molto spesso) le notizie vengono date in modo incompleto...
E' chiaro che se la comunicazione avviene tra persone poco competenti...
Mi ha fatto piacere trovare in diversi siti dedicati alla montagna, numerose
RispondiEliminaed anche feroci critiche alle parole pronunciate al telegiornale da Reinhold
Messner all'indomani dell'ultima tragedia consumatasi sul Monte Bianco, dove
sono morti 4 alpinisti piemontesi.
Io quel telegiornale l'ho seguito e le mie orecchie non volevano credere a
ciò che stava dicendo Messner.
Dare come regola generale che in montagna è meglio sempre procedere slegati
(escluso ovviamente ferrate e arrampicate) credo sia una sciocchezza enorme
che, pronunciata da un alpinista di tale esperienza, suona ancora più sciocca e
grave!!!
Probabilmente quella sera sul Bianco, in un canalone molto ripido e in una
situazione di emergenza e di estremo pericolo dove, presi dalla fretta di
arrivare in un posto sicuro, si sono commessi fatali errori, era meglio
slegarsi.
Anche in altri frangenti, vuoi per velocizzare la salita quando il tempo si
guasta improvvisamente o quando la ripidità renderebbe di fatto impossibile una
trattenuta da parte dei compagni va valutata tale posiibilità.
Ma in mille altre occasioni, l'essere legati può veramente salvarti la vita.
Bisognerebbe che gli alpinisti impegnati nelle innumerevoli e splendide
salite, portassero a conoscenza dei mass-media ogni disavventura conclusa
positivamenta grazie al fatto di essersi legati in cordata ad altri compagni e
che TV e giornali diffondessero tali notizie.
Ma si sà, la TV del dolore e delle tragedie fa audience, le belle notizie
purtroppo no.
Concordo con il fatto che dichiarare al telegiornale che in montagna non bisogna legarsi possa essere un messaggio pericoloso, MA:
RispondiEliminabisogna dire che, chi si trova in certe situazioni non è, o non dovrebbe essere, un escursionista “della domenica”, ma un esperto che si è informato e formato (non mi riferisco certo ai servizi dei telegiornali che fanno più disinformazione che altro);
concordo (per quanto ho potuto leggere) con Messner quando sostiene che la corda non è sinonimo di sicurezza se questa non è assicurata alla parete;
è quasi certo che se si è semplicemente legati ai compagni, se uno scivola trascina anche gli altri (si pensi a: tempi di reazione, peso da sostenere, equilibrio e presa precari);
si può arrivare al paradosso che le possibilità di incidente da legati aumentino, in quanto si sommano le possibilità di errore di più persone.
Con questo non voglio dire che in montagna non ci si lega, penso sia giusto farlo nei passaggi più delicati (ponti di neve, traversi, crepacci, scalini, creste affilate) assicurandosi a vicenda.