partenza dal santuario della madonna del covolo (crespano del grappa, 578m) e per sentiero 106 conosciuto come "direttissima" si raggiunge la vetta del monte grappa (1755m), il rifugio bassano è aperto tutto l'anno. dai 1700m in su è zona sacra. ritorno per la comoda mulattiera che da malga ardosetta porta a crespano-madonna del covolo.
giornata grigia le nuvole avvolgono il monte grappa il ricordo della prima guerra mondiale non puo' che essere plumbeo arrivato sul piano dell'ardosetta qualche spiraglio di sole che mi accompagna fino alla cima visito subito il sacrario italiano e austriaco, qui riposano i resti di 12.615 caduti italiani di cui 10.332 ignoti e i resti di 10.255 austro-ungarici di cui 10.000 ignoti
sole e vento freddo silenzio giochi di nuvole che sempre mi affascinano il 4 novembre 1918 fine della guerra un massacro che ha dato vita ad un senso di appartenenza, di patria, prima sconosciuto, a noi e al mondo, una guerra cambia, scovolge legami, riconoscimento, rispetto da nord a sud d'Italia, legami tra povera gente, povera di beni materiali, arruolati e spediti al fronte, lanciati alla conquista di alture fino a quel momento sconosciute, un massacro di uomini, un massacro di padri, figli, fratelli
un massacro di persone, persone abituate a lottare per la sopravvivenza, contro la povertà, poi contro un nemico, poi ancora contro la povertà, fino al miracolo del nordest, del boom economico, del raggiungimento del benessere quale miracolo?! lavoro, sacrificio, valori, senso del dovere nessun miracolo nel 15-18, nessun miracolo nel boom economico, nello sviluppo, nel benessere raggiunto, solo lavoro, sacrificio, valori, bontà, dedizione è stato costruito qualcosa il cielo è di nuovo grigio è ora di ripartire, di ritornare
Sembre grandissimo ed affettuoso rispetto per i poveri caduti. E a chi sostiene che quei poveri ragazzi sono morti senza ideali dico NO! Non si muore senza un'ideale!
partenza dal santuario della madonna del covolo (crespano del grappa, 578m) e per sentiero 106 conosciuto come "direttissima" si raggiunge la vetta del monte grappa (1755m), il rifugio bassano è aperto tutto l'anno. dai 1700m in su è zona sacra.
RispondiEliminaritorno per la comoda mulattiera che da malga ardosetta porta a crespano-madonna del covolo.
giornata grigia
RispondiEliminale nuvole avvolgono il monte grappa
il ricordo della prima guerra mondiale non puo' che essere plumbeo
arrivato sul piano dell'ardosetta qualche spiraglio di sole che mi accompagna fino alla cima
visito subito il sacrario italiano e austriaco, qui riposano i resti di 12.615 caduti italiani di cui 10.332 ignoti e i resti di 10.255 austro-ungarici di cui 10.000 ignoti
sole e vento freddo
RispondiEliminasilenzio
giochi di nuvole che sempre mi affascinano
il 4 novembre 1918
fine della guerra
un massacro che ha dato vita ad un senso di appartenenza, di patria, prima sconosciuto, a noi e al mondo, una guerra cambia, scovolge
legami, riconoscimento, rispetto da nord a sud d'Italia, legami tra povera gente, povera di beni materiali, arruolati e spediti al fronte, lanciati alla conquista di alture fino a quel momento sconosciute,
un massacro di uomini,
un massacro di padri, figli, fratelli
un massacro di persone,
RispondiEliminapersone abituate a lottare per la sopravvivenza, contro la povertà, poi contro un nemico, poi ancora contro la povertà, fino al miracolo del nordest, del boom economico, del raggiungimento del benessere
quale miracolo?!
lavoro, sacrificio, valori, senso del dovere
nessun miracolo nel 15-18,
nessun miracolo nel boom economico, nello sviluppo, nel benessere raggiunto,
solo lavoro, sacrificio, valori, bontà, dedizione
è stato costruito qualcosa
il cielo è di nuovo grigio
è ora di ripartire, di ritornare
Sembre grandissimo ed affettuoso rispetto per i poveri caduti.
RispondiEliminaE a chi sostiene che quei poveri ragazzi sono morti senza ideali dico NO! Non si muore senza un'ideale!