sabato 19 e domenica 20 giugno - Caldenave

apriamo la stagione dei rifugi facendo visita agli amici Elio ed Enrica...

9 commenti:

  1. nella zona dei lagorai - cima d'asta ci sono 10 coppie di aquile!!! ci sono volpi, ermellini, martore, tassi, faine, donnole, salamandre e tritoni. in questa zone si trovano due percorsi solitari la translagorai (6gg) e l'altavia del granito (3gg).

    RispondiElimina
  2. una zona ricca d'acqua... laghi, cascate, ruscelli...

    RispondiElimina
  3. giugno: mese di fioritura

    RispondiElimina
  4. da un editoriale di M.A.Ferrari:

    Qui entrano in questione in gioco le due grandi categorie dell'essere e dell'apparire che, dall'eta' romantica in poi, hanno alimentato l'immaginario delle montagne. i depliant che propongono stravaganze sempre piu' alla moda come i "bagni di lana" , .... evidenziano la doppia prospettiva, cioe' quella di chi vive in (e di) montagna; e quella di chi, abitando in citta' la montagna la immagina edulcorata in una dimensione rassicurante, a propria misura di benessere e svago.
    .....
    la vita dura degli alpeggi che si fa prodotto alla moda. la cucina povera che tutto riciclava proposta in menu a 4 stelle.
    ...
    tracciare uno spartiacque tra questi due punti di vista: e il lagorai, dove l'industria del turismo non si e' sviluppata, dove le isole del lusso appaiono lontanissime, rappresenta un laboratorio prezioso in cui riflettere.
    Una montagna dove la lana fresca di tosatura sa di pecora e non di essenze profumate. una montagna solitaria, aspra.

    RispondiElimina
  5. catena dei lagorai, gruppo del cimon di rava, gruppo di cima d'asta... no montagnaLANDIA.... Montagna!

    RispondiElimina
  6. Dario23:51

    Grazie Elio ed Enrica... proprio un bel fine settimana con i Camosci... belle conversazioni di montagna e non solo... un rifugio cosi bello ed accogliente: tutto per noi!
    L'escursione a forcella Orsera sotto una bella nevicata, attraversando torrenti, nevai e calpestando i 20 cm di neve fresca caduta durante la notte, e' stato il giusto coronamento di questo fine settimana.

    RispondiElimina
  7. Il vicepresidente09:30

    Ritrovo ore 16:45 ai Trenti.
    Cambio d'abito per i soci Emiliano ed Elena che arrivavano direttamente da un matrimonio e poi si parte in direzione della Val Comelle sotto un vero e proprio diluvio; ma come insegna lo statuto del G.C.C. .... si parte sempre e comunque (qualche socio non l'ha ancora ben compreso). La tenacia viene premiata: quando scendiamo al Tedon per imboccare il sentiero, il diluvio si è trasformato in una pioggerellina finissima che, merito anche il fitto bosco, quasi non si sente.
    Arriviamo da Elio, sistemiamo le cose in camera e poi subito a cena. Per Emi, una normalissima pastasciutta, mentre per Elena e Dario un delizioso minestrone che il presidente replica. Per secondo l'immancabile Tonc de Pontesel e dobo tre belle fette di torta, made Enrica, con ricotta e amaretti. Il tutto annaffiato da Clinto, Merlot e Teroldego. Un giretto di sgiape direttamente dalla farmacia e poi una bella partita a ciacole con Elio ed Enrica fino a quasi le 23. Ore 23... si spengono le luci.
    Continua . . .

    RispondiElimina
  8. Il vicepresidente09:42

    Alla mattina sveglia e subito sguardo al tempo che, come da previsioni, continua ad essere piovoso ma.... alzando un po' lo sguardo notiamo le cime dietro al rifugio e al di là della valle ricoperte da un leggero strato di neve (vedi foto)... è una meraviglia. Il telefono del rifugio squilla continuamente tra conferme e smentite del concerto in programma per le 11:00 con Enrica che inizia a preparare 50 pasti caldi, poi mette via tutto, poi ritira fuori tutto, poi definitivamente chiude tutto in dispensa. Facciamo colazione mentre fuori continua a piovere, ma quelle cime imbiancate sono un richiamo fortissimo per il Presidente ed il Vice che iniziano a pensare l'itinerario da fare.
    Verso le 9:00 sotto un vero e proprio diluvio si apre la porta del rifugio ed entrano a sorpresa i soci Dario e Giorgio! A questo punto il trio del Monte Rosa è al completo e non si può certo restare tutto il giorno rinchiusi ...
    L'ambiente è molto "soporifero" ed infatti la socia Elena e il socio Dario Campagnolo decidono di trascorrere la mattinata sotto le coperte in un rigenerante sonnellino che si protrarrà fino alle ore 13:00.
    Dario Cobalchini, Emiliano e Giorgio, invece, si incamminano verso Forlcella Ravetta (1.10h dl rifugio)... continua.

    RispondiElimina
  9. Il vicepresidente10:07

    Arrivati ad un bivio i segnavia indicano Forcella Ravetta 1.00h a destra e Forcella Orsera 2.00h a sinistra... mmm ... visto che a sinistra c'è più neve e la cosa sembra molto più NPT decidiamo di dirigersi verso Forcella Orsera.
    Il sentiero dapprima attraversa il biotopo a monte del rifugio e poi inizia a salire sulla sinistra in mezzo al bosco fino ad una spianata denominana Busa della Neve e, infatti, li la neve c'era e come. Ma da quel punto tutto è bianco e anche la pioggia che scende si è trasformata in neve. Continuiamo la salita su roccie coperte di neve e a quel punto il Vicepresidente azzarda un consiglio al gruppo: "sono le 11:30 e nevica sempre di più, il sottoscritto, che ha dimenticato in macchin a i pantaloni pesanti, ha le braghe di tela inzuppatte e inizia a sentire freddo... non sarebbe il caso di fare marcia indietro?" risultato..... alle 12:15, dopo aver affrontato l'ultimo tratto attrezzato, con la corda ghiacciata che "congela" le mani siamo alla forcella. Non c'è che un solo commento NPT !!!
    Scendiamo e alle 13:30 siamo seduti al caldo del rifugio per il lauto pranzo: bis di primi con minestrone e canederli alle ortiche, frittuso, bis di torte alle mele e al cioccolato, teroldego a volontà, sgiape e caffè !
    Alle 16:00 salutiamo Elio ed Enrica e scendiamo, mentre il cielo si fa più chiaro; non piove più e, anzi, al Tedon un timido sole fa capolino dalle nuvole.
    Fine settimana bellissimo, rilassante e degno della migliore tradizione G.C.C.. Ci spiace per gli assenti, ma finchè preferiscono il pesce al frittuso credo che ne perderanno altre di belle giornate come questa.... la bellezza di un'escursione non è solo il bel tempo, ma tante piccolle e/o grandi cose che magicamente si intersecano (la montagna fradigia di pioggia con i torrenti colmi d'acqua, il rifugio solo per noi, la compagnia, l'ottima cucina, la meravigliosa ospitalità, l'imprevisto arrivo dei soci Giorgio e Dario, la salita alla forcella in un ambiente quasi d'alta quota, il calore della stufa ....)!

    RispondiElimina