due giorni sul Civetta

26 - 27 luglio. Ferrata degli Alleghesi e via Normale...

2 commenti:

  1. Emiliano19:32

    Partenza ore 10:30 da Pala Favera e con la seggiovia salita al Col Della Traversa (1887mt); discesa alla Casara Di Pioda (1816mt) e inizio salita per il rifugio A. Sonino al Coldai (2132mt). Piccola sosta e partenza per il sentiero Tivan all'attacco della mitica Ferrata degli Alleghesi.
    Appena aggirata la forcella del Crodolon, si aprono alla vista le maestose ed impressionanti pareti della Civetta: 900 metri di roccia verticale che, a pensare di doverli salire tutti in ferrata, creano un certo "sconforto" ed, infatti, in quel momento ho seriamente considerato l'ipotesi di invertire la rotta e farmi un tranquillissimo e rilassante fine settimana al rifugio Sonino.
    Poi il desiderio di poterle abbracciare tutte, quelle rocce, mi ha convinto a proseguire.
    Giunto alla "Porta del Masare"(2350mt), in un grande masso l'indicazione per l'attacco della ferrata. Inizio la salita con le prime staffe e una prima breve scaletta (ore 14:15 circa). La salita prosegue senza particolari difficoltà tecniche ma sempre in verticale ad eccezione di una breve cengia. La stanchezza inizia a farsi sentire e il tempo passa. Inizio a fare due calcoli su quanto percorso e quanto mi resta ancora da fare, sulla velocità di ascesa che inizia ad essere troppo lenta e, per la seconda volta, ma stavolta ancora più convinto, penso che forse ho "un po'" esagerato e che la mia condizione di allenamento non è sufficiente a farmi terminare in sicurezza e nei tempi stabiliti l'itinerario.
    Mentre sto per decidere ritornare indietro, vedo due persone che stanno salendo. Quando mi raggiungono umilmente ammetto che sto finendo la benzina e che torno indietro. Ma questi, con grande spirito di amicizia decidono di rallentare il loro passo e di proseguire con me la salita.
    Così continuiamo a salire....
    Alcuni passaggi sono davvero spettacolari come un camino di 10/15 mt molto stretto che sale un po' a spirale.
    Il tempo è buono: il sole va e viene e nuvole bianchissime e rarefatte, a velocità impressionante, salgono dalla valle di Alleghe accarezzando le cime.
    Il tempo passa e la fatica diventa sempre più pesante.
    Arriviamo ad una forcella da dove si apre il panorama verso Alleghe.... è una meraviglia! Inconfondibile la parete sud della Marmolada!
    Continuiamo a salire per Punta Civetta, Punta Tissi. Sono circa le 18:00. Termina la ferrata e camminiamo in cresta puntando alla vetta (3220mt)che raggiungiamo alle 19:00 circa. Sono distrutto ma felicissimo. Anche dalla vetta il tempo ci regala panorama a 360° che non dimenticherò mai più! Qualche minuto per una meritata "Pacca sulla spalla" e iniziamo la discesa verso il rifugio Torrani. Nel frattempo le nuvole si abbassano e rendono un po' complicato l'individuazione dei bollini rossi e delle tracce del sentiero, ma con cautela ed attenzione raggiungiamo il tanto sospirato Rifugio Torrani.
    Il rifugio:... un nido d'aquila a 2984 metri.
    Ceniamo e ci intratteniamo con alcuni simpatici ragazzi di Rimini che avevano anche loro affrontato la Alleghesi.
    Verso le 11:00 tutti a letto sulle mitiche cuccette poste attorno ai tavoli usati poco prima per la cena.
    Continua....

    RispondiElimina
  2. Emiliano19:33

    Ore 5:30 di lunedì 27 luglio, io e due Riminesi siamo fuori dal rifugio, sulla terrazza, ad ammirare l'alba.... che freddo!!!
    Ore 7:30 colazione e alle ore 8:30 dopo aver salutato il Gestore iniziamo la discesa per la "Normale" con i miei compagni di ascesa e i quattro ragazzi di Rimini.
    Le gambe, inzuppate di acido lattico, fanno male e il solo pensiero di dover scendere per più di 1000 metri mi demoralizza un po'. Ma la calma è la virtù dei forti ed allora, passo dopo passo, stringendo i denti, scendo dapprima sui ghiaioni sottostanti il rifugio e poi giù per le rocce attrezzate e non con passaggi tutt'altro che scontati. Superiamo qualche nevaio ancora presente sul sentiero visto le abbondantissime nevicate dell'inverno e finalmente alle ore 12:45 sono di nuovo al rifugio Sonino al Coldai. Sosta per panino e Radhler (credo si scriva così) da mezzo e discesa al Pala Favere a riprendere l'auto.

    E' stata un'escursione per me molto, molto faticosa ma fantastica. Anche in questo caso, oltre ai paesaggi e ai panorami meravigliosi ho avuto ancora una volta la conferma che chi va per monti, chi con fatica raggiunge le cime, chi ama la montagna è una persona piena di cordialità, di semplicità e di disponibilità. Per questo voglio ringraziare i miei due improvvisati compagni d'avventura: i triestini Moreno ed il mitico sig. Fabris di anni 71!!!! Una forza della natura.
    Senza di loro, sicuramente, sarei tornato indietro!

    RispondiElimina