ieri karl avrebbe compiuto gli anni, avevamo la stessa età, non ci siamo mai conosciuti, ma da un po' di tempo seguivo le sue imprese. un alpinista che univa un talento formidabile al coraggio di affrontare sfide proibitive; sfide che molti, troppi, non avevano nemmeno il coraggio di sognare...
l'alpinismo, l'andare in montagna, è una cosa privata, le montagne sono li, puo' andarci chiunque, anche in solitudine, assumendosi la responsabilità di essere autosufficiente nella propria piccola escursione o grande impresa, senza mettere a rischio la vita di altre persone...
karl era un alpinista estremo, e tra gli alpinisti estremi lui era un fuoriclasse; poche parole, poca pubblicità, tanta tantissima sostanza. alle persone lontane da questo mondo, sembra solo pura follia, un'assurdità... ma quanti di noi vorrebbero vivere della propria passione? in quanti, potendo scegliere, preferirebbero morire in quel modo piuttosto che in un incidente stradale o consumato dal cancro in un letto di ospedale? non difendo karl, rispetto solo le sue scelte...
il soccorso alpino Catores ha aperto un conto per chi desidera aiutare la Famiglia di Karl Unterkircher banca: Cassa Rurale Raiffeisen di Selva di Val Gardena IBAN: IT 30 Q 08238 58680 000302020076
Durante il mio soggiorno il Val D'Otz, in un depliant che spiegava la storia della piccola chiesetta di Obergurgl, ho letto le seguenti righe che, a nome di tutto il G.C.C., voglio dedicare a Karl e a tutti i discepoli silenziosi che amano la montagna.
GOSPEL OF THE MOUNTAINS
The mountains are silent in a loud World, the mountains rest in a hectic world, the mountains demand in a molly-coddled world, the mountains warm up a cold world, the mountains shine over a dark world.
ieri karl avrebbe compiuto gli anni, avevamo la stessa età, non ci siamo mai conosciuti, ma da un po' di tempo seguivo le sue imprese. un alpinista che univa un talento formidabile al coraggio di affrontare sfide proibitive; sfide che molti, troppi, non avevano nemmeno il coraggio di sognare...
RispondiEliminal'alpinismo, l'andare in montagna, è una cosa privata, le montagne sono li, puo' andarci chiunque, anche in solitudine, assumendosi la responsabilità di essere autosufficiente nella propria piccola escursione o grande impresa, senza mettere a rischio la vita di altre persone...
RispondiEliminakarl era un alpinista estremo, e tra gli alpinisti estremi lui era un fuoriclasse; poche parole, poca pubblicità, tanta tantissima sostanza.
RispondiEliminaalle persone lontane da questo mondo, sembra solo pura follia, un'assurdità... ma quanti di noi vorrebbero vivere della propria passione?
in quanti, potendo scegliere, preferirebbero morire in quel modo piuttosto che in un incidente stradale o consumato dal cancro in un letto di ospedale?
non difendo karl, rispetto solo le sue scelte...
il soccorso alpino Catores ha aperto un conto per chi desidera aiutare la Famiglia di Karl Unterkircher
RispondiEliminabanca: Cassa Rurale Raiffeisen di Selva di Val Gardena
IBAN: IT 30 Q 08238 58680 000302020076
condivido pienamente ogni riga ed ogni parola! Ciao Karl!
RispondiEliminaDurante il mio soggiorno il Val D'Otz, in un depliant che spiegava la storia della piccola chiesetta di Obergurgl, ho letto le seguenti righe che, a nome di tutto il G.C.C., voglio dedicare a Karl e a tutti i discepoli silenziosi che amano la montagna.
RispondiEliminaGOSPEL OF THE MOUNTAINS
The mountains are silent
in a loud World,
the mountains rest
in a hectic world,
the mountains demand
in a molly-coddled world,
the mountains warm up
a cold world,
the mountains shine
over a dark world.