"I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi" (Goethe)
domenica 6 giugno - LASTÌA DI FRAMONT
GRUPPO DEL CIVETTA La Lastìa di Framont è un avancorpo dolomitico delle Moiazze. Livello di difficoltà: E Dislivello: 700 m circa rif.: Paolo & Dani (bassoband)
LASTÌA DI FRAMONT (m 2294) GRUPPO DEL CIVETTA La Lastìa di Framont è un avancorpo dolomitico delle Moiazze. La sua muraglia sud, affiancata da poderosi pilastri, sovrasta la conca di Agordo. Dalla vetta, salita raramente, si gode un panorama eccezionale: la cittadina di Agordo, adagiata 1700 metri più in basso, le vicine Civetta e Moiazza, le Pale di San Lucano e di San Martino,la Marmolada, il Bosconero, la Schiara, i Tàmer, il Talvena, i Monti del Sole, le cime di San Sebastiano. L’escursione, non difficile, è adatta a tutti i neofiti con un minimo di allenamento di base.
In pratica: da Passo Duran (m 1601, sopra Agordo) per il sentiero 549 che, per prati e lariceti, sale al Col dei Pass dove è situato il rif. Carestiato (m 1834). Si riparte per il sentiero 554 passando sotto alle maestose pareti della Pala e della Cresta delle Masenade (Moiazza). Oltrepassata Forcella dei Camp (m 1933) in breve si arriva alla Casera Nuova dei Camp (m 1861) da cui si può ammirare un bellissimo scorcio sul Gruppo della Civetta con la Cima della Busazza e la Torre Trieste. Affrontato l’ultimo tratto di salita, si arriva in vetta alla Lastìa di Framont (m 2294). Si pranza al sacco, si gode il panorama, quindi, ritornando per la via di salita, si rientra dapprima al rif. Carestiato e poi al Passo Duran.
Livello di difficoltà: E Dislivello: 700 m circa Lunghezza totale: 8 km circa
Volendo ci si può aggregare al gruppo del CAI di Vicenza, che fa la stessa gita (guarda caso!!) con le guide naturalistiche. In ogni caso si andrebbe con mezzi propri per cui possiamo anche essere autonomi. Che ne dite? Attendiamo adesioni, baci
purtroppo non prendero' parte all'escursione in quanto ho gia' aderito al tappone di cima grappa (camoscio ciclista); probabile ultima distrazione prima di iniziare l'allenamento per il monte rosa
I camosci di camazzole (Io, Giorgio e Giosuè)hanno affrontato l'impegnativa tappa Olle in Valsugana (422mt) - Cima Ortigara (2105mt). Stamattina anche il vostro vice ha le gambe un po' stanche!
Allora, in assenza di presidente e vice, relazioniamo sulla scarpinata PASSO DURAN - LASTIA DI FRAMONT. Impavidi e fieri, i camosci Alessia, Daniela e Paolo si trovano all'alba delle ore 7.00 con gli altri 40 membri del gruppo CAI Vicenza. Dopo sosta ristoratrice alla pasticceria di Agordo (magnifica torta al limone, slurp!) arriviamo alle ore 10 a passo Duran (mt 1605). Il geologo del CAI, Alessandro Lanaro (amico della camoscia Bampa) ci illustra l'origine delle Dolomiti, patrimonio dell'UNESCO. Imbocchiamo il sentiero 546 su terra rosso ferruginosa, in mezzo a prati fioriti e profumati boschi di larice, fino al rifugio Carestiato (mt 1834). Altra sosta didattica del geologo, per farci notare l'origine aggradante della Moiazza, a differenza delle rocce progradanti della Lastia di Framont che scorgiamo in lontananza. Proseguiamo su sentiero in quota sotto la parete della Moiazza, fino alla Forcella del Camp (mt 1933). Di qui discesa su pascolo erboso fino alla casara del Camp: paesaggio ameno con ruscelletto, veramente rilassante! Si riprende la salita, stavolta non si scherza: il dislivello si fa notare, tanto che dopo 40 minuti, all'arrivo ad uno spiazzo pressoché pianeggiante, il gruppo si divide. Gli arditi proseguono verso la vetta, raggiunta dopo altri 30 minuti di sentiero alquanto ripido e per gran parte ancora innevato. Sulla vetta (mt 2294) si staglia una croce imponente (2 bachetti di legno legati con uno spago da cucina....). Il panorama sarebbe a 360°, foschia permettendo: dalla maestosa Moiazza, alle Torri Venezia e Trieste del gruppo Civetta, fino alla Marmolada. 1500 mt a strapiombo sotto di noi si scorge la vallata di Agordo. Scendiamo facendoci scivolare lungo i canaloni di neve fradicia (avere le ciaspole....). Raggiungiamo il resto del gruppo in sosta, con la camoscia Alessia rilassata e rinfrancata, che nel frattempo ha fatto ottima propaganda del GCC convincendo giovani potenziali nuove adepte! Torniamo sullo stesso sentiero verso il rifugio Carestiato, che proprio oggi inaugura la nuova gestione con gruppetto rock (i celebri Lastesani...un must, da non perdere!) e fiumi di ottima birra. Dopo circa 8 ore di cammino arriviamo a Passo Duran, e qui il momento conviviale illustrato nel depliant del programma CAI si manifesta in tutta la sua magnificenza: salami, sopresse, panbiscotto, mortazza, cubetti di grana, olive, bagigi, torte, canestrelli, e soprattutto ottimi vini di tutti i generi!! E qui ci chiediamo: ma perché non introdurre anche al GCC questo interessantissimo momento conviviale di fine passeggiata?? Siamo sicuri che certi camosci apprezzerebbero sicuramente!! Il nostro pensiero vola al presidente ciclista e al vice in allenamento. Un saluto a tutti i camosci, alla prossima gita Alessia, Daniela e Paolo
Ottima relazione post escursione !!! Un plauso all'autore/autrice ! Non vedo l'ora di conoscere le potenziali adepte .... saranno all'altezza del G.C.C. ? Ma...? Se intanto ci fosse qualche foto per valutare ... diciamo... la "prestanza altetica" non sarebbe male !
LASTÌA DI FRAMONT (m 2294)
RispondiEliminaGRUPPO DEL CIVETTA
La Lastìa di Framont è un avancorpo dolomitico delle Moiazze. La sua muraglia sud, affiancata da poderosi pilastri, sovrasta la conca di Agordo. Dalla vetta, salita raramente, si gode un panorama eccezionale: la cittadina di Agordo, adagiata 1700 metri più in basso, le vicine Civetta e Moiazza, le Pale di San Lucano e di San Martino,la Marmolada, il Bosconero, la Schiara, i Tàmer, il Talvena, i Monti del Sole, le cime di San Sebastiano. L’escursione, non difficile, è adatta a tutti i neofiti con un minimo di allenamento di base.
In pratica:
da Passo Duran (m 1601, sopra Agordo) per il sentiero 549 che, per prati e lariceti, sale al Col dei Pass dove è situato il rif. Carestiato (m 1834).
Si riparte per il sentiero 554 passando sotto alle maestose pareti della Pala e della Cresta delle Masenade (Moiazza).
Oltrepassata Forcella dei Camp (m 1933) in breve si arriva alla Casera Nuova dei Camp (m 1861) da cui si può ammirare un bellissimo scorcio sul Gruppo della Civetta con la Cima della Busazza e la Torre Trieste.
Affrontato l’ultimo tratto di salita, si arriva in vetta alla Lastìa di Framont (m 2294). Si pranza al sacco, si gode il panorama, quindi, ritornando per la via di salita, si rientra dapprima al rif. Carestiato e poi al Passo Duran.
Livello di difficoltà: E
Dislivello: 700 m circa
Lunghezza totale: 8 km circa
Volendo ci si può aggregare al gruppo del CAI di Vicenza, che fa la stessa gita (guarda caso!!) con le guide naturalistiche. In ogni caso si andrebbe con mezzi propri per cui possiamo anche essere autonomi.
Che ne dite?
Attendiamo adesioni, baci
Paolo e Dani (segretaria bassoband)
bella proposta!
RispondiEliminapurtroppo non prendero' parte all'escursione in quanto ho gia' aderito al tappone di cima grappa (camoscio ciclista); probabile ultima distrazione prima di iniziare l'allenamento per il monte rosa
impegnativo ma ce l'ho fatta e ne valeva la pena....soprattutto per il ristoro finale cai!
RispondiEliminaComplimenti camosci !
RispondiEliminaSono proprio fiero di voi !
I camosci di camazzole (Io, Giorgio e Giosuè)hanno affrontato l'impegnativa tappa Olle in Valsugana (422mt) - Cima Ortigara (2105mt).
RispondiEliminaStamattina anche il vostro vice ha le gambe un po' stanche!
Allora, in assenza di presidente e vice, relazioniamo sulla scarpinata PASSO DURAN - LASTIA DI FRAMONT.
RispondiEliminaImpavidi e fieri, i camosci Alessia, Daniela e Paolo si trovano all'alba delle ore 7.00 con gli altri 40 membri del gruppo CAI Vicenza. Dopo sosta ristoratrice alla pasticceria di Agordo (magnifica torta al limone, slurp!) arriviamo alle ore 10 a passo Duran (mt 1605). Il geologo del CAI, Alessandro Lanaro (amico della camoscia Bampa) ci illustra l'origine delle Dolomiti, patrimonio dell'UNESCO. Imbocchiamo il sentiero 546 su terra rosso ferruginosa, in mezzo a prati fioriti e profumati boschi di larice, fino al rifugio Carestiato (mt 1834). Altra sosta didattica del geologo, per farci notare l'origine aggradante della Moiazza, a differenza delle rocce progradanti della Lastia di Framont che scorgiamo in lontananza. Proseguiamo su sentiero in quota sotto la parete della Moiazza, fino alla Forcella del Camp (mt 1933). Di qui discesa su pascolo erboso fino alla casara del Camp: paesaggio ameno con ruscelletto, veramente rilassante! Si riprende la salita, stavolta non si scherza: il dislivello si fa notare, tanto che dopo 40 minuti, all'arrivo ad uno spiazzo pressoché pianeggiante, il gruppo si divide. Gli arditi proseguono verso la vetta, raggiunta dopo altri 30 minuti di sentiero alquanto ripido e per gran parte ancora innevato. Sulla vetta (mt 2294) si staglia una croce imponente (2 bachetti di legno legati con uno spago da cucina....). Il panorama sarebbe a 360°, foschia permettendo: dalla maestosa Moiazza, alle Torri Venezia e Trieste del gruppo Civetta, fino alla Marmolada. 1500 mt a strapiombo sotto di noi si scorge la vallata di Agordo. Scendiamo facendoci scivolare lungo i canaloni di neve fradicia (avere le ciaspole....). Raggiungiamo il resto del gruppo in sosta, con la camoscia Alessia rilassata e rinfrancata, che nel frattempo ha fatto ottima propaganda del GCC convincendo giovani potenziali nuove adepte!
Torniamo sullo stesso sentiero verso il rifugio Carestiato, che proprio oggi inaugura la nuova gestione con gruppetto rock (i celebri Lastesani...un must, da non perdere!) e fiumi di ottima birra. Dopo circa 8 ore di cammino arriviamo a Passo Duran, e qui il momento conviviale illustrato nel depliant del programma CAI si manifesta in tutta la sua magnificenza: salami, sopresse, panbiscotto, mortazza, cubetti di grana, olive, bagigi, torte, canestrelli, e soprattutto ottimi vini di tutti i generi!!
E qui ci chiediamo: ma perché non introdurre anche al GCC questo interessantissimo momento conviviale di fine passeggiata?? Siamo sicuri che certi camosci apprezzerebbero sicuramente!!
Il nostro pensiero vola al presidente ciclista e al vice in allenamento.
Un saluto a tutti i camosci, alla prossima gita
Alessia, Daniela e Paolo
Ottima relazione post escursione !!! Un plauso all'autore/autrice ! Non vedo l'ora di conoscere le potenziali adepte .... saranno all'altezza del G.C.C. ? Ma...? Se intanto ci fosse qualche foto per valutare ... diciamo... la "prestanza altetica" non sarebbe male !
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