cari camosci vi ringrazio per la "due giorni npt": peccato per la nebbia che non ci ha mai lasciato ma nonostante questo ce l'abbiamo fatta!spero di ripetere presto l'esperienza! baci ai compagni di avventura e anche ai camosci disertori che son rimasti in città (23 marzo 2010 15.22)
meteo poco incoraggiante, ma si parte lo stesso... appuntamento primissimo pomeriggio a rif.Bassano - Cima Grappa, con il guppo dei camosci che arrivano da Campo Croce. direttissima ghiacciata. decido per salita mista direttissima/mulattiera. dall'Ardosetta alla cima nebbia fitta. neve bruttina.
tappa rifugio in attesa dei camosci. nessun contatto... qui i cellulari prendono pochissimo...anzi niente! faccio un giro per l'ossario, a tratti reso irriconoscibile dalle "sculture" di neve costruite dal vento, la nebbia rende il tutto cupo ed inquietante.
mi alzo un po' prima dei camosci per rientrare in tempo per pranzo... alle 7.30 la visibilita' non e' male... alle 8 la nebbia avvolge nuovamente il Grappa, impressionante e spettacolare vederla arrivare!
E' si, due giornatine niente male: il gruppo B (Emi, Stefano, Romina e Alessia) lasciata la macchina alla Baita Camol, prendono la facile mulattiera che attraverso il bosco porta all'Osteria Vecia. Qui facciamo tappa the caldo e il sole sembra fare capolino dal cielo nuvoloso, ma è solo un 'illusione! Saliamo per il ripido costone che porta a Malga Cason Vecio e qui la nebbia diventa fittissima. Un paesaggio assolutamente incredibile, un bianco totale che non permette di orientarsi. Decidiamo allora di salire continuando per la mulattiera e sfruttando le tracce esistenti come guida. Prima di incrociae la carrozzabile innevata che sale da Campo Croce facciamo sosta panino, mentre la camoscia Alessia demolisce un paracarro in pietra con la sola imposizione delle mani ..... (che potenza!). La giornata si sta proprio trasformando in quella che noi camosci definiamo NPT...
Ripartiamo sempre sotto una nebbia fittissima per incrociare quanto prima la stada da Campo Croce che raggiungiamo dopo dieci minuti. Ora seguendo le tracce e qualche paraccarro di legno che spunta dalla neve e si distingue nel bianco totale continuiamo la salita. I camosci iniziano a sentire la fatica, anche perchè inizia a soffiare anche un vento gelido che non aiuta lo spirito! Per accorciare un po' il percorso, decidiamo di tagliare l'ultimo tratto di strada e salire diritti seguendo a memoria la direzione del sentiero n° 80 fino ad incrociare la Strada Asfaltata e da qui scendere al rifugio Scarpon...
Sulla strada verso il Rifugio incrociamo il Presidente e con lui puntiamo ad una comoda sedia e ad un buon bicchiere, anzi, ad un paio di bicchieri di vin brulè! Tempo 10 minuti e il camoscio Cecchin crolla tra le braccia di Morfeo e sulle gambe della Romina che già scalpita per fare altri due passi, ed allora eccola accontentata.... dopo aver depositato l'avvocato nel natural giaciglio (letto matrimoniale), i soci Emiliano, Dario, Alessia e Romina decidono di salire al rifugio Bassano per una sgiapa e tornare allo Scarpon per cena. Detto fatto, con passo alquanto svelto saliamo, beviamo e rientriamo che è già buio. Svegliamo l'avvocato, doccia e scendiamo per la cena; poi tutti a nanna.... qualche indecisione sulla disposizione delle camere, qualche tentativo di mescolare le "carte", un paio di incursioni non riuscite e alla fine ... Buona Notte !
Domenica mattina sveglia alle 8:30 e verifica delle condizioni meteo . . . . nulla è cambiato! Nebbione fittissimo! Decidiamo quindi di fare colazione e di iniziare subito la discesa. Prendiamo la strada asfatlata che scende verso Campo Solagna e all'altezza di malga Meda scendiamo per un breve costone innevato per incrociare le tracce sulla mulattiera che scende verso malga Cason Vecio. Le tracce presto si interrompono e diventa veramente difficile orientarsi in tutto quel bianco. Dopo un po', infatti, incrociamo di nuovo la strada che scende a Campo Solagna ed è quindi evidente che siamo assolutamente fuori rotta !!! Decidiamo allora di consultare la cartina che fortunatamente avevo portato con me, identifico dei punti precisi e grazie al buon senso di orientamento, puntiamo e troviamo nell'ordine: Malga delle Foglie, Cason di Fortin; Forcella Fortin e, finalmente, Osteria Vecia ! Di nuovo la mulattiera nel bosco e sbuchiamo affamati nelle vicinanze di Baita Camol. Qui un profumino di carne alla griglia invade l'aere ! Tentazione irresistibile . . . decidiamo di fermarci per il pranzo . . . ottimo! Poi prendiamo la macchina e scendiamo a valle ! Un unico solo commento : N.P.T.
cari camosci vi ringrazio per la "due giorni npt": peccato per la nebbia che non ci ha mai lasciato ma nonostante questo ce l'abbiamo fatta!spero di ripetere presto l'esperienza!
RispondiEliminabaci ai compagni di avventura e anche ai camosci disertori che son rimasti in città
(23 marzo 2010 15.22)
meteo poco incoraggiante, ma si parte lo stesso...
RispondiEliminaappuntamento primissimo pomeriggio a rif.Bassano - Cima Grappa, con il guppo dei camosci che arrivano da Campo Croce.
direttissima ghiacciata.
decido per salita mista direttissima/mulattiera.
dall'Ardosetta alla cima nebbia fitta.
neve bruttina.
tappa rifugio in attesa dei camosci.
RispondiEliminanessun contatto... qui i cellulari prendono pochissimo...anzi niente!
faccio un giro per l'ossario, a tratti reso irriconoscibile dalle "sculture" di neve costruite dal vento, la nebbia rende il tutto cupo ed inquietante.
finalmente un breve e precario contatto telefonico, non salgono in cima, vanno direttamente allo scarpon...
RispondiEliminaspuntino pomeridiano con vin brule' al rif. scarpon
RispondiEliminami alzo un po' prima dei camosci per rientrare in tempo per pranzo...
RispondiEliminaalle 7.30 la visibilita' non e' male...
alle 8 la nebbia avvolge nuovamente il Grappa, impressionante e spettacolare vederla arrivare!
stamattina: neve, nebbia, freddo, zaino, scaponi.
RispondiEliminaa mezzogiorno: giacca e cravatta.
nel pomeriggio: gioco con mio nipote.
che giornata...
E' si, due giornatine niente male: il gruppo B (Emi, Stefano, Romina e Alessia) lasciata la macchina alla Baita Camol, prendono la facile mulattiera che attraverso il bosco porta all'Osteria Vecia. Qui facciamo tappa the caldo e il sole sembra fare capolino dal cielo nuvoloso, ma è solo un 'illusione! Saliamo per il ripido costone che porta a Malga Cason Vecio e qui la nebbia diventa fittissima. Un paesaggio assolutamente incredibile, un bianco totale che non permette di orientarsi. Decidiamo allora di salire continuando per la mulattiera e sfruttando le tracce esistenti come guida. Prima di incrociae la carrozzabile innevata che sale da Campo Croce facciamo sosta panino, mentre la camoscia Alessia demolisce un paracarro in pietra con la sola imposizione delle mani ..... (che potenza!).
RispondiEliminaLa giornata si sta proprio trasformando in quella che noi camosci definiamo NPT...
Ripartiamo sempre sotto una nebbia fittissima per incrociare quanto prima la stada da Campo Croce che raggiungiamo dopo dieci minuti.
RispondiEliminaOra seguendo le tracce e qualche paraccarro di legno che spunta dalla neve e si distingue nel bianco totale continuiamo la salita. I camosci iniziano a sentire la fatica, anche perchè inizia a soffiare anche un vento gelido che non aiuta lo spirito!
Per accorciare un po' il percorso, decidiamo di tagliare l'ultimo tratto di strada e salire diritti seguendo a memoria la direzione del sentiero n° 80 fino ad incrociare la Strada Asfaltata e da qui scendere al rifugio Scarpon...
Continua .....
RispondiEliminaSulla strada verso il Rifugio incrociamo il Presidente e con lui puntiamo ad una comoda sedia e ad un buon bicchiere, anzi, ad un paio di bicchieri di vin brulè!
RispondiEliminaTempo 10 minuti e il camoscio Cecchin crolla tra le braccia di Morfeo e sulle gambe della Romina che già scalpita per fare altri due passi, ed allora eccola accontentata.... dopo aver depositato l'avvocato nel natural giaciglio (letto matrimoniale), i soci Emiliano, Dario, Alessia e Romina decidono di salire al rifugio Bassano per una sgiapa e tornare allo Scarpon per cena. Detto fatto, con passo alquanto svelto saliamo, beviamo e rientriamo che è già buio. Svegliamo l'avvocato, doccia e scendiamo per la cena; poi tutti a nanna.... qualche indecisione sulla disposizione delle camere, qualche tentativo di mescolare le "carte", un paio di incursioni non riuscite e alla fine ... Buona Notte !
continua ...
RispondiEliminaDomenica mattina sveglia alle 8:30 e verifica delle condizioni meteo . . . . nulla è cambiato! Nebbione fittissimo! Decidiamo quindi di fare colazione e di iniziare subito la discesa. Prendiamo la strada asfatlata che scende verso Campo Solagna e all'altezza di malga Meda scendiamo per un breve costone innevato per incrociare le tracce sulla mulattiera che scende verso malga Cason Vecio.
RispondiEliminaLe tracce presto si interrompono e diventa veramente difficile orientarsi in tutto quel bianco. Dopo un po', infatti, incrociamo di nuovo la strada che scende a Campo Solagna ed è quindi evidente che siamo assolutamente fuori rotta !!!
Decidiamo allora di consultare la cartina che fortunatamente avevo portato con me, identifico dei punti precisi e grazie al buon senso di orientamento, puntiamo e troviamo nell'ordine: Malga delle Foglie, Cason di Fortin; Forcella Fortin e, finalmente, Osteria Vecia ! Di nuovo la mulattiera nel bosco e sbuchiamo affamati nelle vicinanze di Baita Camol. Qui un profumino di carne alla griglia invade l'aere ! Tentazione irresistibile . . . decidiamo di fermarci per il pranzo . . . ottimo! Poi prendiamo la macchina e scendiamo a valle !
Un unico solo commento : N.P.T.
Grazie per la bella avventura e....x l'ottimo senso dell'oreientamento del Vice!!
RispondiEliminaRomina